L’abbattimento delle barriere che provocano delle difficoltà ad anziani e disabili, è un obiettivo in molte nuove costruzioni; ma è presente un incentivo anche per riqualificare quelle già esistenti.
Si tratta del Bonus Barriere Architettoniche, che amplia la visione delle facilitazioni pratiche anche agli infissi. Dalla maggiore semplicità di manovra e gestione all’ampliamento delle porte, vediamo in cosa consiste.
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Bonus 75% per nuove finestre, se rispettano le normative
Questo tipo di agevolazione fiscale è prevista per diversi lavori di ammodernamento nelle case e nei condomini, e può riguardare non solo l’installazione di montascale o ascensori.
Anche gli infissi sono coinvolti in un rifacimento a norma, pensato per agevolare la manovrabilità di porte e finestre. Andranno seguite tutte le prescrizioni tecniche necessarie per garantire:
- accessibilità
- adattabilità
- visitabilità.
In pratica: porte, finestre e porte-finestre devono diventare facili da utilizzare, raggiungere e gestire nell’apertura-chiusura.

50% con EcoBonus o 75% con Bonus Barriere architettoniche
I meccanismi di gestione devono essere facilmente manovrabili, già solo con una lieve pressione le parti mobili devono rispondere ai comandi. L’automazione è favorita, quindi, così come le misure di altezza e larghezza degli infissi.
Un esempio?
Le finestre devono avere una determinata altezza delle maniglie o dei dispositivi di comando, compresa tra tra 100 e 130 cm.
Adeguamento degli infissi per case e condomini
Questi requisiti, già fissati dal D.M. 236/1989 e altre note della circolare 57/1998, interessano tutte le opere riferite ad alcuni lavori su parti comuni o unità immobiliari.
Tra questi lavori, c’è la sostituzione di finiture come pavimenti, porte, infissi esterni, terminali degli impianti. Solitamente, per le barriere architettoniche si pensa al lavoro sui servizi igienici, gli ascensori e i servoscala o gli impianti elettrici; ma anche i serramenti sono parte di queste attività.
Una notazione importante è quella della circolare n. 7/2021 dell’Agenzia delle Entrate. La detrazione fiscale al 75% spetta anche se l’intervento viene effettuato in assenza di persone con disabilità o difficoltà sensoriali / motorie.
All’interno della casa o dell’edificio, che è oggetto dei lavori, si possono creare delle ottime condizioni per contrastare le barriere architettoniche; anche solo per ospiti e persone in visita, praticamente.
Ogni dettaglio normativo per comprendere meglio le indicazioni fiscali, si rifà alla legge di Bilancio 2022 e al chiarimento dell’Agenzia delle Entrate (risposta 461/2022).
Il Bonus al 75% è accessibile ai condomini ma anche ai singoli appartamenti (per chi possiede una singola unità).
La detrazione può essere “spalmata” in 5 quote annuali sull’IRPEF (5 anni), per una spesa totale di massimo 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o le unità abitative autonome.
Nel caso in cui gli immobili negli edifici abbiano fino ad 8 unità, il tetto massimo di spesa diventa 40.000 euro per ogni unità. Negli altri edifici, diventa 30.000 euro moltiplicati per il numero degli immobili negli altri edifici.
Sconto in fattura immediato del 75% sugli infissi
Sappiamo che c’è stato un blocco riguardo le cessioni del credito, già a febbraio 2023, e la situazione sembrava interessare tutti i Bonus. In realtà, per quanto riguarda quello relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche, invece, lo sconto diretto è ancora possibile.
Questo Bonus con detrazione al 75% rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2025 e, sopratutto, è l’unico Bonus che permette ancora la cessione del credito!
È possibile cedere il credito fiscale ricalcando la pratica usuale con bonifico dedicato alle ristrutturazioni.
All’atto pratico, con la cessione del credito puoi pagare i tuoi nuovi infissi solo il 25%!
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