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Infissi e serramenti sono parte della protezione edifici, si sa. Si definiscono sistemi di sicurezza passivi, ma di certo non sono da meno, rispetto ad altri impianti anzi.
Un portone e delle finestre sicure, aumentano il senso di difesa di un ambiente, e scoraggiano subito i malintenzionati. Per questo, gli infissi e i serramenti entrano a far parte da anni del cosiddetto Bonus Sicurezza.
Anche nel 2022, questo strumento fiscale agevola l’acquisto dei cosiddetti infissi di sicurezza: vediamo come!
Indici degli argomenti
Rendere sicura la casa tramite infissi di sicurezza
Senza dover spendere una fortuna negli impianti di allarme, né ristrutturare la casa, il Bonus Sicurezza 2022 consente di ottenere un sistema efficiente a livello di infissi.
La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato le agevolazioni del pacchetto dei Bonus Casa. Quelle destinate al bonus ristrutturazione sia all’Ecobonus – entrambi al 50% – il Superbonus 110%.
Questo tipo di opportunità per lo sgravio fiscale, comprende anche la conferma del Bonus del 50% sulle spese sostenute per la messa in sicurezza delle abitazioni.
Soprattutto per l’acquisto e installazione di infissi blindati, impianti e sistemi antincendio.
Per chi acquista una porta blindata, ad esempio, l’agevolazione fiscale sulle spese di sostituzione infissi con modelli anti-scasso e antisfondamento, oltre che antincendio. Stesso discorso vale per le finestre di sicurezza, e altri serramenti pensati per la difesa degli ambienti.
Come altre agevolazioni, il Bonus Sicurezza si può richiedere fino al 31 dicembre 2022.
Il Bonus Sicurezza 2022 ha la stessa percentuale dell’Ecobonus?
Sì! Anche se trascurato rispetto al bonus per l’efficientamento energetico, quello per la casa sicura è valutato con un valore del 50%.
Per beneficiare della detrazione fiscale, però, si possono detrarre la metà delle spese solo fino ad un esborso complessivo di 96.000 Euro.
Come funziona il Bonus Infissi Sicurezza 2022
Seguendo le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, il rimborso della cifra spesa, sarà “spalmato” in quote annuali. Il totale da rimborsare sarà ripartito in 10 quote, portate in detrazione ogni anno sull’imponibile Irpef.
Ad esempio, su una spesa complessiva di 10.000 euro per finestre e porta blindata, il 50% detraibile di 5.000 euro, sarà detratto in rate da 500 euro l’una, per 10 anni.
Ricordiamo che per poter presentare con successo la domanda di agevolazione fiscale, è necessario sostenere le spese tramite un metodo di pagamento tracciabile.
L’incentivo del Bonus Sicurezza, come per altri bonus, si ottiene dietro presentazione di un pagamento eseguito con carte di credito o debito, bonifico bancario parlante, Bancomat.
È fondamentale dichiarare, nei dati del pagamento tramite bonifico, sia il codice fiscale del beneficiario, sia la Partita Iva o il Codice Fiscale dell’impresa o professionista che effettua i lavori.
Inoltre, la causale di versamento deve riportare: la normativa associata al Bonus art. 16-bis del Dpr 917/1986, il numero e data della fattura, l’importo.
Per poter richiedere il Bonus, bisogna essere comunque in regola con i pagamenti IMU, e risultare intestatari delle spese relative all’immobile.
Per questo motivo, guardiamo chi sono i beneficiari che possono ricevere il Bonus Sicurezza 2022.
Chi può usufruire del Bonus Sicurezza
I beneficiari del Bonus possono essere vari, a seconda del loro ruolo rispetto all’immobile che riceve gli infissi.
- Proprietari dell’immobile, compresi familiari e conviventi.
- inquilini in affitto, previo consenso del proprietario.
- Titolari del diritto di godimento dell’immobile (comodato d’uso gratuito o usufrutto).
- Soci di cooperative.
- Imprese individuali, familiari, società di persone e capitali.
La domanda per richiedere il Bonus Sicurezza 2022
Questo incentivo non richiede domande tramite il portale ENEA.
Si può ottenere tramite il calcolo delle agevolazioni in fase di dichiarazione dei redditi.
Basta allegare: i dati di pagamento, indicando l’importo totale speso, e i dati catastali dell’immobile che ha ricevuto gli infissi di sicurezza.
Chiaramente, questo riguarda gli interventi di edilizia libera come la sostituzione di porte e finestre con modelli antieffrazione.
In altri casi, è bene consultare degli esperti di Bonus Sicurezza, per evitare errori fiscali!
Bonus Sicurezza 2022, solo infissi?
Lo sgravio fiscale può essere richiesto per l’installazione di alcuni infissi, ma anche di altri impianti antintrusione.
Partendo dagli infissi e serramenti, vediamo che il Bonus si estende a molte tipologie di sistemi antieffrazione e difesa perimetrale dell’edificio.
- Porte blindate.
- Finestre di sicurezza.
- Tapparelle e persiane di sicurezza.
- Tapparelle motorizzate e blindate con bloccaggio.
- Portoncini blindati.
- Grate e inferriate sulle finestre.
- Vetri antisfondamento.
- Rilevatori di effrazione su porte e finestre.
- Nuove serrature di sicurezza.
- Sistemi di automazione per cancelli, recinzioni e saracinesche.
- Spese di fornitura e posa in opera degli infissi blindati.
Per chi desidera anche ampliare la spesa per la sicurezza, può richiedere il Bonus per:
- Installazione sistemi d’allarme.
- Sistemi TVCC – videosorveglianza a circuito chiuso.
- Sistemi di controllo accessi.
- Impianti antincendio e per il controllo dei fumi.
- Impianti di evacuazione.
- Impianti per prevenire fughe di gas o allagamenti.
- installazione sistema nebbiogeno.
- Spese per progettazione e installazione impianti di videosorveglianza.
Il Bonus Sicurezza 2022, quindi, può preservare il tuo spazio dalle intrusioni, a prova di ladro!
Sarà possibile allontanarsi per una vacanza con tranquillità, evitando l’ansia dei furti in casa. Degli infissi blindati, sono comunque una risorsa ogni giorno. Soprattutto, se ben installati: ricordiamo che solo una porta blindata montata correttamente, non garantisce protezione!
Ora che le riaperture sono sempre maggiori, purtroppo tornano anche le questioni su come creare dei sistemi di sicurezza efficienti.
Per questo il bonus acquista un significato importante e va sfruttato.
Consulenze sull’installazione di porte e infissi blindati
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