Le porte nel corso del tempo sono inevitabilmente cambiate. È un percorso naturale; l’architettura, le nuove tecniche di lavorazione, i materiali. Oggi, vogliamo andare ad analizzare la Fortezza di Palermo, per mostrarvi come una porta possa cambiare nei secoli. Siamo a Palermo, la capitale della Sicilia, una delle città che più offrono storia nella nostra penisola.
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La Fortezza di Palermo
Proprio nel porto della Cala, nei suoi pressi, troviamo un castello, noto con il termine di Castello a Mare: quando gli arabi dominavano la Sicilia, questo castello aveva una importanza davvero rilevante. Infatti, è probabile che fungesse da azione difensiva. All’interno del Castello, vi erano numerose stanze, oltre a un carcere e a una piccola chiesa.
La sua storia è davvero molto lingua, considerando che divenne anche la Sede del Tribunale della Santa Inquisizione. Vide anche l’ascesa dei Borboni al potere, fu teatro dei moti insurrezionali durante la metà dell’800 e in seguito divenne una caserma, quando vi fu l’Unità d’Italia.
Le porte interne dei castelli avevano uno scopo importante: proteggere chi abitava al loro interno. Oltre a questo, ovviamente, dovevano essere di grande impatto estetico e mantenere un certo design. Solitamente, erano strutturate con assi verticali in legno, che poi erano sostenute da assi orizzontali oppure dai rinforzi diagonali.
L’evoluzione delle porte
Tuttavia, quando si sono cominciate a diffondere le cerniere al posto dei perni, in tanti hanno deciso di investire sulle fasce in ferro battuto. La porta oggi è considerata un elemento di arredo, ma ovviamente non ha perso il suo carattere “difensivo”. Se andiamo a vedere le porte blindate, possono essere una valida aggiunta allo stile della casa, ma la loro funzione principale è di proteggerci da eventuali effrazioni.
Le porte del castello della Fortezza di Palermo avevano in sé tutti i tratti caratteristici dell’epoca: porte in legno, che andavano a difendere le persone al suo interno. L’evoluzione della porta è davvero interessante, da molti punti di vista: per esempio, in pochi sanno che effettivamente la prima porta automatica fu realizzata durante il I secolo d.C. Era l’epoca splendente dell’Egitto Romano ed Erone di Alessandria, studioso greco, riuscì a realizzare una porta totalmente automatica.
È ancora più sorprendente sapere che, invece, durane il Regno dell’Imperatore Yang di Sui, in Cina, tra il 604 e il 618, si riuscì a realizzare una vera e propria porta automatica che si attivava grazie al passaggio dei piedi. Andando un po’ avanti nel tempo, divennero molto apprezzati i portali in bronzo, tipici dell’architettura romanica e bizantina. Erano più che altro riservate alle Chiese, alle Basiliche e alle Cattedrali.
Come scegliere una porta
Nel tempo, però, è cambiato non solo il materiale della porta, ma anche i sistemi di apertura. Oggi abbiamo porte a scomparsa, scorrevoli, girevoli: possiamo, dunque, scegliere una grande varietà di porte. Acquistare una porta per la propria casa non è semplice nell’immediato. Dobbiamo, infatti, considerare vari fattori.
Per esempio, teniamo in grande considerazione la tipologia della porta: quella a scomparsa è l’ideale in una casa piccola, dove avrete bisogno di recuperare quanto più spazio possibile. La porta scorrevole, allo stesso tempo, diventa molto utile; una tipologia molto moderna e anche di grande classe.
I materiali per realizzare le porte, al giorno d’oggi, sono molteplici: PVC, legno, vetro, e tanto altro. Ogni materiale, ovviamente, offre dei pro e dei contro; dal prezzo fino al grado di protezione offerta, dobbiamo valutare attentamente la porta da installare in casa nostra. SbPorteFinestre può suggerirvi alcune tipologie di porte, darvi dei consigli su quale installare e quale può rappresentare una soluzione indicata per le vostre esigenze.